Articolo di Martina Battocchio
Sebbene tutti i viaggiatori d’affari dovrebbero essere più consapevoli della propria sicurezza personale, le viaggiatrici, in particolare, si trovano ad affrontare rischi di sicurezza unici. Le donne possono infatti essere viste come ‘’soft targets’’ e per questo devono prendere ulteriori precauzioni, soprattutto quando viaggiano da sole.
Da una ricerca condotta nel 2018 dalla Global Business Travel Association in partnership con l’American International Group Travel è emerso che più di 8 donne su 10 dichiarano di aver avuto problemi o incidenti legati alla sicurezza mentre viaggiavano per lavoro. I risultati principali dell’indagine condotta tra le viaggiatrici mostrano che la preoccupazione per la sicurezza ha un determinato impatto sull’organizzazione e la gestione del viaggio. In particolare:
- il 90% afferma che ha un effetto sulle attività svolte durante il tempo libero mentre si è in viaggio per lavoro
- l’86% riferisce che ha un impatto sul tipo di prenotazione, ad esempio le viaggiatrici preferiscono prenotare solo voli diurni o un alloggio centrale
- l’84% cita un impatto rispetto al Paese in cui si viaggia per lavoro
- l’81% indica che la frequenza dei propri viaggi di lavoro è stata influenzata da problemi di sicurezza
- l’80% afferma che i problemi di sicurezza hanno avuto un impatto sulla loro produttività durante i viaggi di lavoro
Le lavoratrici sono generalmente fiduciose nei programmi di gestione del rischio delle loro aziende: l’83% ritiene che la loro azienda si preoccupi della loro sicurezza durante i viaggi d’affari e l’87% dichiara di sentirsi a proprio agio nell’esprimere le proprie preoccupazioni in materia di sicurezza. Ritengono tuttavia che si potrebbe fare di più.
Il 68% pensa che l’azienda dovrebbe avere delle politiche specifiche per le loro esigenze, in linea con i risultati di un recente sondaggio proprio tra le aziende, da cui è emerso che solo il 18% dichiara di avere in atto politiche specifiche.
Molte regioni del mondo possono presentare sfide di sicurezza uniche, anche tenendo presenti aspetti culturali e religiosi che possono avere un maggiore impatto sulle viaggiatrici rispetto ai colleghi uomini. La consapevolezza delle norme e aspettative culturali può quindi aiutare a garantire un viaggio sicuro. Prima del viaggio è fondamentale verificare le abitudini e la cultura locale per tenere in considerazione quali usi e costumi possono essere maggiormente appropriati per il paese di destinazione, inclusi indumenti o accessori da indossare.
Sempre secondo la ricerca, le viaggiatrici percepiscono l’area del Medio Oriente e del Nord Africa accomunata da specificità in termini di questioni culturali, legali e relative alla sicurezza, da prendere in considerazione prima di intraprendere un viaggio. Egitto e Arabia Saudita sembrano essere i Paesi di quest’area con preoccupano maggiormente le viaggiatrici. Quando si viaggia in queste aree è necessario tenere conto di aspetti particolari, ad esempio le donne possono essere soggette a restrizioni negli spostamenti, ci possono essere usanze specifiche per l’abbigliamento in pubblico, le dimostrazioni di affetto tra uomini e donne in pubblico possono essere considerate inappropriate o illegali, solo per citare alcuni esempi. Conoscere le specificità del paese di destinazione è sicuramente un modo efficace per prevenire e mitigare i rischi legati alla sicurezza di viaggio.
In che modo le aziende possono affrontare queste sfide per mantenere le lavoratrici al sicuro?
Come ci hanno insegnato il COVID e la guerra in Ucraina, la situazione in un’area può cambiare da un giorno all’altro. Nuovi rischi possono emergere rapidamente e le condizioni, anche in destinazioni tradizionalmente sicure, possono deteriorarsi all’improvviso. Il primo strumento a disposizione delle aziende, in linea con il duty of care (dovere di protezione) nei confronti del proprio personale, è una formazione specifica sulla sicurezza di viaggio che prepari le lavoratrici per impieghi in paesi a medio ed alto rischio. Raccogliere informazioni e pianificare il viaggio in modo adeguato è sicuramente un altro strumento fondamentale per comprendere ciò che sta accadendo “sul campo”. A volte è difficile valutare l’accuratezza o affidabilità delle informazioni disponibili online, in cui troviamo canali governativi ufficiali, siti istituzionali, siti specializzati, social media, media internazionali o locali. Per questo motivo abbiamo deciso di condividere una lista di strumenti OSINT (Open Source Intelligence) utili a chi viaggia per affari: